E la nave va…


Come titolava un film di Fellini. Piero Fassino ha stracciato i suoi avversari e detrattori, diventando il nuovo sindaco di Torino, dopo il decennio-Chiamparino. Lo ha fatto direttamente al primo turno, incassando oltre il 56% dei consensi. Ma questa è già cronaca di ieri, ormai; oggi tutti si concentrano sul dettaglio dei risultati, sulla composizione del consiglio e sulla prossima giunta.

Vediamo alcuni dati.

Il PD si conferma primo partito della città, con oltre il 34% dei voti: questo gli garantirà 16 consiglieri e tra i 5 e i 6 assessori. Fassino, si sa, ha promesso una giunta per metà rosa.

La sinistra radicale scompare, è eclatante il suo tonfo, con la conseguente esclusione dal Consiglio.

SEL non ha fatto una performance esaltante, ma comunque si attesta sul 5,5%.

La vera sorpresa delle elezioni torinesi, sono i Moderati, che superano i 9 punti percentuali, avranno 4 consiglieri e forse 2 assessorati.

I grillini si piazzano bene con un 5% di voti e la loro soddisfazione generale.

A destra disastro, con Pdl e Lega in discesa: Michele Coppola ha fatto peggio di Buttiglione nel 2006, forse anche per la lista di Domenico Coppola, che ha rosicchiato il 4% dei consensi, puntando sull’omonimia e la confusione. Forse comincerà una resa dei conti adesso, nel centro destra, già in fibrillazione per il risultato globale di queste elezioni, che si riflette sulle tensioni Lega-Pdl.

Due dati significativi, infine, per i nostri mondi. Il buon risultato dei candidati sostenuti da BIT e la quasi conclusione della parabola La Ganga: il tanto criticato ex socialista, imposto dal PD in lista nonostante le critiche della sua componente giovanile e di altri mondi associativi e non, dovrebbe restare escluso dalla cerchia degli eletti. Per Libera Piemonte, che con L10 Torino, aveva messo al primo punto la trasparenza dei candidati, è una soddisfazione: certo, la si deve più agli elettori che alla segreteria del PD, ma si registra il dato positivo della scelta dei cittadini, che evidentemente hanno premiato criteri altri, nel scrivere sulla scheda elettorale.

Non faremo il toto-giunta, per non scivolare nelle chiacchere fumose da caffè, lasciamo l’arduo compito al neo sindaco Fassino.

A lui e tutti gli altri eletti gli auguri di buon lavoro, in un momento in cui tutta la politica, locale e nazionale, ha bisogno di impegno e credibilità.

17/05/2011
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