Anni italiani

Immag099.jpg

In questi giorni il tema degli anni ’70 e del terrorismo, è spesso alla ribalta. Martedì sera, alla Fabbrica delle E, c’è stata la presentazione del libro “La piuma e la montagna”; il volume ricostruisce la vita di alcune giovani vittime della violenza di quel decennio. A commentare c’erano Gian Carlo Caselli, magistrato all’epoca impegnato nella lotta al terrorismo, e Giovanni De Luna, storico e allora militante di Lotta Continua. Il confronto dialettico, serrato e di grande spessore, ha affrontato molti temi, ma in particolare è bene sottolineare due questioni: l’ammissione pubblica di De Luna, che LC era convinta di interpretare i cambiamenti e le istanze delle fasce più popolari, cosa che invece non avvenne e determinò la fine dell’esperienza politica. E poi la linea di continuità tra il ribellismo vitale e la degenerazione brigatista, che rovesciò i canoni della violenza e della contrapposizione politica, avvicinandosi alle peggiori e macabre modalità dei repubblichini fascisti. Davide ha chiuso l’incontro, ricordando Fulvio Croce, avvocato delle BR al processo di Torino, ucciso dai terroristi e Mauro Rostagno: i nostri riferimenti, in quanto difensori della libertà e cercatori di verità. Abbiamo deciso, noi che non abbiamo vissuto quegli anni, da che parte stare. E ci sembra assurdo oggi, assistere alla pantomima del caso Battisti, al quale viene concesso l’asilo come rifugiato politico dal Brasile. L’Italia ha richiesto l’estradizione perchè l’ha giudicato colpevole di quattro omicidi negli anni ’70, quando militava nei Proletari Armati per il Comunismo. Risposta del Brasile: niet! Aspettiamo i ricorsi… Altra polemica sterile è quella sulla pensione a Curcio, capo storico delle BR. Intanto Adriano Sofri ha pubblicato un libro intitolato “La notte che Pinelli”, in cui ricostruisce la sua visione della morte dell’anarchico sospettato della strage di Piazza Fontana. Non siamo riconciliati con il nostro passato. Le polemiche abbondano odierne e la verità e la giustizia non sono ancora definitive, per tutte le vicende di quegli anni. Anni italiani, ma senza aggettivi altri.

23/01/2009
Articolo di