25 aprile: scuola è antifascismo

“Perché difendiamo la scuola? Forse la scuola è in pericolo? Qual è la scuola che noi difendiamo? […] Difendiamo la scuola democratica: la scuola che corrisponde a quella Costituzione democratica che ci siamo voluti dare; la scuola che è in funzione di questa Costituzione, che può essere strumento, perché questa Costituzione scritta sui fogli diventi realtà” Piero Calamandrei

 

 

Si avvicina ormai il secondo 25 aprile vissuto durante questa pandemia globale. 
Come ACMOS, Rinascimento Studentesco e tutto il coordinamento della Scuola di Quartiere, aderiamo convintamente alla mobilitazione lanciata dall’ANPI di deporre un fiore nelle vie e nei luoghi simbolici che ricordano la Resistenza nelle nostre città, convinti che il ricordo di ciò che è stato non debba limitarsi alla celebrazione della Liberazione, ma che sia innanzitutto uno sprone personale e collettivo per vivere ogni giorno i valori che la lotta di Resistenza ci ha trasmesso attraverso la Costituzione repubblicana e antifascista.

 

Siamo giovani antifascisti e a questi valori dedichiamo il nostro impegno quotidiano per la nostra città, a partire dai luoghi che viviamo e animiamo tutti i giorni: il più importante, quello che fa da perno al nostro agire, è da sempre la scuola.

La scuola è uno dei più importanti presidi di antifascismo: non è solo il luogo dell’apprendimento delle nozioni, ma è innanzitutto palestra di democrazia. Qui tutti, indipendentemente dalla condizione di partenza, hanno occasione di sperimentarsi nel confronto con l’altro e con il diverso, di misurarsi nella convivenza civile, di formarsi e diventare pienamente cittadini.

 

Alla luce di questo anno di pandemia siamo profondamente preoccupati del futuro della scuola pubblica, ma sempre più convinti del suo potere liberante e trasformativo per le vite di ognuno e per la Repubblica. 
Da mesi supportiamo e animiamo le mobilitazioni per chiedere che la scuola sia una priorità nel nostro Paese e che sia garantito a tutti un ritorno a scuola in presenza in sicurezza.

 

Per questi motivi il 25 aprile ci prendiamo l’impegno di deporre fiori davanti alle scuole pubbliche di ogni ordine e grado, per sottolinearne ancora una volta il loro ruolo imprescindibile. In più, ci proponiamo per cancellare le scritte fasciste che imbrattano i muri delle scuole, dando una simbolica mano di bianco, come atto di continua lotta e liberazione.

 

Infine avremmo tanto voluto trovarci tutti in piazza con bandiere e fiaccole, per vivere insieme un primo momento di socialità e avremmo voluto che questo momento fosse, simbolicamente, la festa della Liberazione con la sua tradizionale fiaccolata: per questo aderiamo all’appello lanciato dall’associazione radicale “Adelaide Aglietta” rivolto all’ANPI e al Comune di Torino per chiedere di organizzare una celebrazione pubblica e collettiva, in sicurezza e nel rispetto delle norme vigenti.

 

 

I giovani di ACMOS
Rinascimento Studentesco
Il coordinamento della Scuola di quartiere

21/04/2021
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