YOUTH FOR DEMOCRACY – giovani contro la demoapatia

Nel corso del 2024 il progetto “Youth for democracy” ha promosso e favorito la partecipazione dei giovani a livello locale, nazionale ed europeo, con un percorso pre e post elezioni comunali, regionali ed europee.

Il progetto si è sviluppato in modo particolare sulla città di Torino ma ha coinvolto anche Novara e Verbania in Piemonte e Trieste e Firenze fuori dal territorio regionale. 

 

Le riflessioni emerse con gli approfondimenti dell’autunno 2023 legati alla Campagna per la Cittadinanza “Demoapatia” e che hanno generato il progetto “Youth for democracy”, erano molto preoccupanti. 

Il fenomeno generale della partecipazione politica dei giovani è infatti un problema centrale della nostra democrazia oggi, in Italia e in Europa.

 

Secondo un report dell’ISTAT la diffidenza dei giovani verso le istituzioni si traduce sempre più spesso nella mancata partecipazione al confronto su temi politici, che riguarda circa il 30% dei giovani tra i 18 e i 34 anni e sfiora quasi il 50% tra i 14 e i 18 anni.

A livello locale torinese, secondo i dati raccolti dalla ricerca “Vivere Torino: i giovani torinesi” promossa da Omnia, Acmos e Unicef solo il 5% dei giovani intervistati ritiene che la politica si interessi ai bisogni della loro generazione. Gli intervistati ritengono di poter essere “una risorsa per la città” ma di non essere sufficientemente coinvolti nelle scelte che li riguardano, sentendosi esclusi. 

 

Difficilmente i giovani, futuro della democrazia, ottengono visibilità nei programmi elettorali e di conseguenza rappresentanza politica, e anche la loro presenza all’interno delle istituzioni è estremamente minoritaria (https://www.politichegiovanili.gov.it):

– Deputati alla Camera: 1,6% in età 25-29 e 23,5% in età 30-39

– Consigli Regionali: 6,2% under 35  

– Consigli Provinciali e città metropolitane: 5.78% under 29 e 7.67% in età 30-39

 

Non stupisce quindi che la partecipazione al voto, uno dei principali strumenti della democrazia, si aggiri attorno al 43,60% per i giovani in età compresa tra i 18 e 24 anni, contro la media nazionale del 54,50% (Eurobarometro, 2019). 

Eppure, negli ultimi anni, i giovani hanno dimostrato un eccezionale slancio per quanto riguarda l’attivismo civico, basti guardare il livello di partecipazione alle mobilitazioni per il clima e i diritti civili. Dimostrano inoltre un profondo attaccamento nei confronti dell’idea di un’Europa unita e solidale, intesa come un’opportunità e uno spazio di appartenenza e questo nonostante la fragilità dei programmi formativi dedicati da scuole e agenzie educative all’Unione Europea.

 

A fronte di tutto ciò, i giovani del movimento di Acmos e i giovani delle associazioni coinvolte sul territorio nazionale, hanno espresso la necessità di spingere attraverso questo progetto, per tutto il 2024, sulla formazione, sull’attivazione e sulla sensibilizzazione sul tema della partecipazione politica.

 

Lo hanno fatto attraverso incontri con relatori e relatrici, attivisti, esperti, rappresentanti di diverse istituzioni e diversi partiti, attraverso momenti di confronto a gruppi, a livello locale e a livello nazionale, in preparazione alle elezioni e anche nei mesi successivi.

 

Intendiamo ringraziare: Fabio Rotondo (The Good Lobby), Giulia Muia (Fantapolitica), Andrea Gaudino (consigliere comunale di Ivrea), Claudio Bethaz (consigliere comunale di Castellamonte), Jacopo Rosatelli (Assessore alle politiche sociali di Torino), Isabella Spezzano (candidata per il comune di Leinì), Diego Sarno (candidato per le regionali del Piemonte), Alice Ravinale (Consiglio Regione Piemonte), Davide Mattiello, candidato per le europee, Andrea Giorgis (senatore della Repubblica), Barbara Schiavulli (giornalista di guerra), Giorgio Brizio (attivista che ha curato un libro sull’Europa con 27 contributi da 27 paesi UE), Mamadou Kouassy (attivista per i diritti dei migranti).

 

Grazie a questo confronto in particolare sono emerse cinque priorità, sulle quali i giovani hanno continuato a interrogarsi, impegnarsi e hanno continuato a interrogare e impegnare la politica: il rapporto fra violenza e non violenza nella gestione dei conflitti in democrazia; il fenomeno delle migrazioni e della diffusione del razzismo sistemico; la crisi climatica e l’inquinamento dell’aria; le discriminazioni e violenze legate al genere; il benessere e la salute mentale dei giovani.

 

 

Per promuovere le iniziative e i temi del progetto sono stati realizzati due video:

– un video che è stato condiviso sul canale youtube e sui social di Acmos per avvicinare i giovani al tema del progetto e innescare la curiosità;

– un video per promuovere la partecipazione al voto alle elezioni del 2024.

 

Guarda il PDF riassuntivo di tutti gli incontri e delle azioni delle e dei giovani!

Il progetto si è ora concluso, ma l’impegno di Acmos e dei ragazzi e delle ragazze che hanno affrontato questi temi no!

La nuova campagna di quest’anno si chiama NON-VIOLENZA DISARMANTE, per affrontare la prima delle priorità emerse. Il contesto globale non fa ben sperare, ma a maggior ragione c’è necessità di più pensiero, energia e volontà.

26/02/2025
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