Verità e Giustizia per Giulio Regeni: una battaglia europea

25 Gennaio 2021

Le cittadini e i cittadini europei sono invitati dalle associazioni promotrici a diffondere le foto delle loro iniziative simboliche per chiedere verità e giustizia per Giulio Regeni sui social con l’hastag #giuliosiamonoieuropei e mandarle all’indirizzo

info@europanow.eu

 

A cinque anni dall’omicidio del ricercatore di Cambridge Giulio Regeni al Cairo, l’associazione EuropaNow!, insieme ad altre organizzazioni europee tra cui Acmos, Benvenuti in Italia, European Alternatives, European Democracy Lab e Volt, invita i cittadini, così come tutte le città dell’Unione ad esporre il 25 gennaio, striscioni, cartelli, bandiere, qualsiasi supporto in qualsiasi lingua per chiedere “Verità e Giustizia per Giulio Regeni”.

 

Giulio Regeni era un cittadino europeo  e le associazioni promotrici dell’iniziativa ricordano che che l’Unione europea nata nella memoria delle tragedie del Novecento, si fonda sulla difesa dei diritti umani. Pertanto tocca alla società civile europea mobilitarsi, il 25 gennaio, giorno  dell’anniversario del suo rapimento, affinché la morte e le torture subite dal giovane ricercatore non rimangano impunite.

 

<<Anno dopo anno, il presidente Al-Sisi conta sul logoramento, sulla stanchezza e le divisioni della vecchia Europa pronta a far prevalere gli interessi economici sulla giustizia per Giulio Regeni>>, afferma il presidente di EuropaNow!, Eric Jozsef. <<Più si cercherà di seppellire il caso, più dovremo metterlo in luce nelle strade, nelle piazze, sui balconi. Più le autorità del Cairo punteranno all’oblio, più dovremo unire la forze dei cittadini, delle associazioni e delle città per esprimere la determinazione a riaffermare i valori cardini della nostra Unione>>.

La risoluzione approvata dal Parlamento europeo il 18 dicembre 2020 per richiamare l’Egitto al rispetto dei diritti umani è un primo passo avanti, ma non basta. Occorre affermare la solidarietà europea e esigere che i rappresentanti nazionali e a livello Ue facciano una pressione costante sulle autorità egiziane.

Maggiori info su: www.europanow.eu

23/01/2021
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