Tu mi hai capito? – La nostra raccolta fondi
Con l’arrivo della pandemia e relative restrizioni, il livello di stress sia di giovani che di adulti si è esacerbato (indagine su impatto psicologico della pandemia sulle famiglie, Istituto Giannina Gaslini di Genova), tanto che anche il tasso di tentativi di suicidio è aumentato (Neuropsichiatria infantile ospedale “Regina Margherita” di Torino – dicembre 2020).
Da settembre 2020 la richiesta di sostegno educativo da parte delle scuole è fortemente cresciuta: numerosi sono i casi di fragilità psicologica o relazionale per i quali i docenti hanno bisogno di saper far fronte in maniera adeguata.
Da un sondaggio diffuso dal servizio comunale “Aria” nelle scuole superiori del territorio torinese, emergono numerose tematiche percepite come influenti nel benessere mentale dei e delle giovani e che si rende necessario approfondire con incontri appositi, tra cui il rapporto problematico con il corpo (78,5 degli intervistati), la difficile gestione delle emozioni come ansia, rabbia, panico (75%), la depressione (68,5) e la sfiducia nel futuro (67,5%).
Il tema del disagio psicologico, nella società della performance, viene spesso vissuto come uno stigma da nascondere agli altri; in un mondo segnato dall’ipervelocità non c’è spazio per la fragilità emotiva, che costringe a prendersi tempo, rallentare, trovare le parole per descriversi.
Rivendicare il diritto alla fragilità diventa quindi necessario, un passo importante verso la costruzione di una società più inclusiva, in grado di superare la tossicità di una narrazione che costringe tutti (e sentitamente i più giovani) ad essere super – umani, infallibili e ottimisti, aprendo nel contempo spazi di risoluzione delle problematiche finalmente sollevati dal peso dello stigma sociale: una vera e propria contronarrazione, per costruire la quale urge dotarsi della parole giuste.
IL PROGETTO
Acmos intende rispondere a questo fenomeno organizzando la prima edizione di “Tu mi hai capito?”, un festival della durata di 3 giorni, da realizzarsi durante la primavera del 2023, per promuovere spazi di confronto, incontro e dialogo rispetto al tema benessere mentale.
L’evento sarà rivolto ai giovani e alle giovani di Torino, alla cittadinanza e a quegli adulti che a diverso titolo fanno parte della comunità educante.
LA CAMPAGNA
La campagna di raccolta a sostegno del Festival si svolgerà in autunno: in questo periodo infatti sono presenti nel calendario civile alcune date simboliche connesse al tema della salute mentale e del benessere psicologico:
- 10 settembre giornata del suicidio
- 10 ottobre, giornata del benessere mentale.
Il tuo contributo sarà fondamentale: l’iniziativa si sosterrà completamente sulle risorse che sapremo raccogliere fra le persone interessate a veder nascere la prima edizione del Festival a Torino.
Puoi davvero fare la differenza!
Utilizzeremo i fondi raccolti per sostenere i mille costi che un evento del genere porta con se: spese tecniche, affitto sale, viaggi per gli ospiti, gadget per i partecipanti, organizzazione delle attività.
Il programma dell’iniziativa sarà reso noto nelle prossime settimane, man mano che la campagna progredisce: ci saranno incontri, workshop, spazi espositivi, concerti, attività di approfondimento.
Per questo abbiamo decido di ringraziarti dedicandoti queste cinque ricompense: un piccolo gesto, per dirti quanto sarà importante per noi il tuo aiuto.
Dona ora per sostenere la nostra campagna su EPPELA
I PARTNER
Per garantire la riuscita del Festival abbiamo pensato di non lavorare da soli; ecco l’elenco dei partner che ci aiuteranno nell’organizzazione delle attività.
ARIA è una co-progettazione della città di Torino che si rivolge a ragazzi e ragazze tra i 14 e i 28 anni. Offre sostegno psicologico individuale, orientamento all’autonomia (studio, lavoro, casa), laboratori, attività per il tempo libero sono solo alcuni degli strumenti che ARIA mette a disposizione.
L’esperienza del TELEFONO AMICO che ormai, al passo coi tempi, si declina anche attraverso mezzi più moderni come chat, mail e messaggistica, non si limita alla realizzazione di un servizio riservato a persone che vivono un momento difficile, ma ha chiunque abbia necessità di parlare con qualcuno e sentirsi ascoltato in modo attivo. Il servizio garantisce una libertà di espressione pressoché totale, al riparo da interferenze e giudizi di sorta.
Un progetto nato da un gruppo di giovani ragazzi e ragazze che ha l’obiettivo di sensibilizzare e ridurre lo stigma presente attorno ai temi della salute mentale. Il loro progetto nasce in seguito al suicidio di Andrea, un amico e compagno di classe, una tragedia che li ha toccati da vicino che ha portato alla consapevolezza di come molto spesso la salute dei mentale dei giovani sia ignorata e all’esigenza di creare uno spazio in cui i giovani possano confrontarsi e informarsi liberamente sui temi del malessere psichico.
La Tazza Blu è nata nel gennaio 2019 in ricordo di Giulia, che si è tolta la vita poco prima di compiere 17 anni. L’associazione nasce con lo scopo di far prevenzione del suicidio in adolescenza e di dare sostegno alle/ai sopravvissute/i.
Eufemia è un’Associazione di Promozione Culturale che opera per l’inclusione sociale, attraverso azioni di cittadinanza attiva all’insegna del dialogo interculturale. Per lo sviluppo di una comunità attenta alla sostenibilità ambientale ed alimentare, Eufemia concepisce, progetta e coordina progetti locali ed internazionali.
Associazione di Promozione Sociale costituita nel 2010, i cui membri portano avanti diverse attività volte all’inclusione sociale, alla diffusione della cultura e alla promozione della web radio come strumento comunicativo di forte valenza sociale.
“Percezioni Giovani” è un progetto itinerante nato all’interno di Dipendenze da Comportamenti ASL Città di Torino sintonizzato sull’onda della cultura torinese in materia di sostanze, comportamenti, tecnologie e oggetti di consumo. Gli operatori, educatori e psicologi sono presenti per incontrare e confrontarsi su credenze e dubbi in materia, raccogliendo bisogni e stimoli. Lo spazio è rivolto a singoli, famiglie, gruppi, operator*, istituzioni.
Associazione Gruppo Abele Onlus e in particolare il progetto The Smiling Van
Nuovo progetto di psicologia di strada accessibile e informale, che incontra i ragazzi e le ragazze nelle piazze e nei giardini di Torino per dare vita a momenti di libera espressione, dialogo, collaborazione, gioco e confronto.
Giovane illustratrice di Torino; dal 2013 lavora come freelance. Ama creare gif in stop-motion e loop animati. Parallelamente, ha fondato un duo d’illustrazione con la collega Irene Carbone.
Dal 2017 “Irene e Irene” lavorano a quattro mani per editori, aziende e studi creativi.