The Waldo Moment
Articolo di Eros Chiampi
“Ma vai a farti fottere. Sei uno scherzo. Sembro più umano io di te…e io sono un orso finto col cazzo color turchese. E tu cosa sei? Se solo una mentalità vecchia con una pettinatura nuova. Dai per scontato di essermi superiore perchè io non ti prendo sul serio. Nessuno vi prende sul serio, ecco perchè non vota nessuno. […] Siete solo apparenza, subdoli e fasulli, in questo, siete tutti uguali.”
Jamie Salter è un comico con precedenti professionali fallimentari fino alla realizzazione del suo ultimo personaggio: Waldo, un cartone animato con le sembianze di un orsetto blu doppiato dal protagonista che intervista politici e altre autorità utilizzando una satira pungente e spesso volgare che sorprende gli intervistati convinti di partecipare a un programma rivolto ai bambini. Nonostante l’enorme successo Jamie è il classico protagonista delle storie di Black Mirror, un personaggio profondamente insoddisfatto e alienato, sempre “fuori posto” nella società in cui vive, la stessa causa del suo successo, Waldo, è motivo frustrazione, trattandosi di un personaggio in cui Jamie non si riconose. Dopo essere stati querelati dal candidato Conervatore di Stentonford, Liam Monroe, il produttore del format, Jack Napier, propone di candidare Waldo alle elezioni in modo da aumentare gli ascolti e dare più spazio al provocante orsetto nei dibattiti televisivi. Il tutto si complica con l’immancabile storia sentimentale che interesserà Jamie e la candidata del partito laburista Gwendolyn Harris, sua rivale alle elezioni. Con stupore degli stessi produttori e del protagonista, Waldo acquista un consenso popolare molto ampio nonostante la mancanza di un programma politico realizzabile e la povertà dei contenuti, il format televisivo e l’antagonismo eccessivo e volgare nei confronti degli altri politici sembrano essere armi efficaci e vincenti durante la campagna elettorale.
I riferimenti in The Waldo Moment si sprecano, basti pensare che uno dei tormentoni che garantiscono successo a Waldo sono gli immancabili “Vaffa” in diretta televisiva. Il fenomeno diventa virale grazie alle apparizioni televisive e la presenza costante sul web, fino alla realizzazione di un app di Waldo per smartphone che ringrazia e sblocca contenuti se si passa vicino a un seggio elettorale. L’orsetto viene definito “il perfetto burattino politico”, si candida, ma non è un politico, parola che in molte persone crea diffidenza a priori, Waldo non è reale, non è un politico, quindi i difetti che ne derivano non hanno lo stesso impatto sull’opinione pubblica.
“Waldo è un’astrazione che le persone non solo accettano, ma vogliono veder realizzata. Ora come ora batte sul chiodo dell’antipolitica, che a suo modo è comunque una scelta politica, no? Però potrebbe veicolare contenuti politici di ogni tipo, senza le imperfezioni di un essere umano in carne e ossa.”
Questo episodio di Black Mirror, per la sua forte connotazione politica, è stato ampiamente commentato da emittenti diverse testate come Sky, Wired e La Stampa.
Vi Consigliamo vivamente la visione dell’episodio (e dell’intera serie ovviamente) anche se non siete sostenitori del pessimismo antropologico che Charlie Brooker (l’ideatore delle storie) non smette di sottolineare in ogni finale.