Referendum Cittadinanza: figlie e figli d’Italia!

Ogni volta che le leggi sono figlie della paura, e non ancelle della speranza, sta ai cittadini ribellarsi e chiedere leggi migliori. Ogni volta che il “diritto” calpesta i diritti servono cittadini con la coscienza vigile, pronti ad accorgersene e insieme agire per un cambio di rotta. Non fermiamoci allora alla questione di principio, ma teniamo ben presente il fine di questo referendum: ampliare la platea dei cittadini veri, svegli, consapevoli, capaci di assumersi gli impegni che questo ruolo richiede. Per avere un’Italia più giusta, più responsabile e dunque anche più sicura.

 

Luigi Ciotti

 

Una bella rete di associazioni ha promosso un quesito referendario, il Referendum Cittadinanza, per semplificare a moltɜ cittadinɜ di origine straniera (circa 2.500.000 persone) che in questo Paese non solo nascono e crescono, ma da anni vi abitano, lavorano e contribuiscono alla sua crescita, il percorso per ottenere la cittadinanza italiana.

 

Partecipare agevolmente a percorsi di studio all’estero, rappresentare l’Italia nelle competizioni sportive senza restrizioni, poter votare, poter partecipare a concorsi pubblici come tutti gli altri cittadini italiani.

Diritti oggi negati.

 

Grazie a questo referendum verrebbero ridotti da 10 a 5 gli anni di residenza legale in Italia richiesti per poter avanzare la domanda di cittadinanza italiana che, una volta ottenuta, sarebbe automaticamente trasmessa allɜ proprɜ figlɜ minorenni.

L’obiettivo è quello di raccogliere 500.000 firme entro il 30 settembre!

Firma anche tu! (clicca qui)

20/09/2024
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