Questa è la mia casa. La casa qual è?

Dalla nascita di Casa Acmos crediamo in un modo diverso di abitare, di casa e di vita insieme e questi anni di Covid lo hanno riconfermato. Hanno riconfermato il valore, il senso e l’utilità dell’abitare collaborativo.

Nuclei familiari, di età, tipo, provenienze sociali diverse che decidono di abitare insieme, collaborando; ma anche giovani che scelgono la vita insieme non solo per comodità economica ma compiendo e realizzando una scelta comunitaria; e ancora nuclei familiari che per caso, in stabili popolari o altri tipi di palazzine, si trovano a condividere un pianerottolo, un cortile ma lo trasformano in molto di più.

Da Casa Acmos fino a Manden134, passando per Cascina Carla e Bruno Caccia e le coabitazioni giovanili solidali, ci ha mosso la volontà di condividere spazi, tempi e possibilità. Voler crescere insieme e in alcuni casi invecchiare insieme nella convinzione che questo ci faccia stare meglio, faccia stare meglio gli altri e ci permetta di contribuire al sistema di welfare territoriale, sempre più in difficoltà, e alla tutela dei beni comuni. Per questi motivi ci ha seguito nella riflessione la Cooperativa Nanà, all’interno della quale operatori che avevano fatto esperienza di housing, hanno dato vita al Buena Vista: un progetto di social housing, un mix di funzioni e di diverse soluzioni abitative, con l’obiettivo di favorire la costruzione di reti di solidarietà e vicinato e sperimentare soluzioni di gestione condivisa. Un luogo ricco di spazi collettivi, grandi terrazzi, tetti verdi e sale comuni che offrono socializzazione e incontro e che dimostrano che altri modi sono possibili.

Al centro dell’abitare collaborativo c’è la relazione, c’è la volontà di costruire una famiglia ampia, collettiva, che voglia sperimentare e vivere secondo modelli economici, sociali ed ecologici diversi dal “modello” standard, che tutti conoscono. In queste esperienze ci sono anche tanto ascolto, mediazione e convivialità, c’è vita. Ecco perché chiediamo insieme a Rete Italiana Villaggi Ecologici, CONACREIS, Rete Italiana Cohousing e Rete Europea Salus che questi modelli abitativi vengano giuridicamente riconosciuti. Sono anni che li sperimentiamo e risultati sono sotto i nostri occhi perché non agevolarli e incentivarli in quanto esperienze di prima scelta?

La proposta è stata depositata in Parlamento nel 2020 e vogliamo che venga approvata al più presto, trasformandola quindi in una vera opportunità per tanti e non in una possibilità per pochi.

Firma anche tu per sostenere la proposta:

https://buonacausa.org/cause/comunitaintenzionali

 

11/02/2022
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