Non oppressione ma passione: musica e parole per il Primo Maggi dagli studenti del Liceo Einstein di Torino

Il Primo Maggio di quest’anno il cortile centrale dell’Istituto Einstein di Torino è stato teatro dell’evento “Concert1”: iniziativa pensata, strutturata e realizzata da studentɜ per studentɜ.

L’organizzazione è stata, infatti, curata dal collettivo studentesco del Liceo, nato a fine ottobre, in collaborazione con lɜ animatorɜ socioculturali del progetto Scu.Ter. (Scuola e Territorio, progetto di educazione alla cittadinanza e animazione d’ambiente continuativa dell’associazione di promozione sociale Acmos, operante nelle scuole superiori di Torino e provincia e sul territorio di Barriera di Milano da più di vent’anni).

Il collettivo ha continuato a incontrarsi con cadenza settimanale presso la sede della nostra associazione e ha avuto così modo di stabilire un rapporto costante ma sempre arricchente all’interno del gruppo di studentɜ con lɜ animatorɜ.

 

Fin dal principio, i motivi che hanno animato il collettivo studentesco sono sostanzialmente due: la passione per la musica e l’esigenza di conoscere e confrontarsi su ciò che li circonda, dentro e fuori il mondo scolastico.

In particolare, l’argomento centrale su cui si sono orientate le riflessioni del gruppo è quello del lavoro.

Nonostante questo possa sembrare lontano dal contesto scolastico, durante gli incontri è emersa da lɜ studentɜ stessɜ l’esigenza di affrontare la questione, che sempre di più pervade il mondo della scuola.

Due sono i punti fondamentali attorno ai quali si è articolata la discussione: l’idea sempre più diffusa di una scuola concepita quasi solo in vista del lavoro e la consapevolezza dellɜ studentɜ di essere lɜ lavoratorɜ di domani.

Nell’anno della morte di Lorenzo Parelli, delle tante manifestazioni e del “febbraio caldo” torinese si è deciso di investire le proprie energie e il proprio tempo in un’iniziativa creativa, credendo nella forza di una scuola diversa: inclusiva, impegnata e appassionata.

Da qui anche è dipesa la decisione di dedicare l’iniziativa a Lorenzo e a tutte le vittime dell’insicurezza sul Lavoro e nella Scuola.

 

Lo strumento scelto è quello dell’espressione artistica, attraverso performance di vario tipo, perlopiù musicali, ma anche teatrali e coreografiche.

L’idea alla base è quella di costruire un momento di cultura, condiviso e aperto a tutto il quartiere, che negli ultimi anni è stato privato di momenti aggregativi e socializzanti dalla pandemia.

Anche in virtù di questa assenza nel tessuto sociale, è stata scelta come sede dell’evento una scuola pubblica in periferia, spazio che, in linea di massima, non ospita eventi di intrattenimento di questa natura, i quali sono normalmente appannaggio di luoghi di spettacolo o anche solo più centrali.

Tuttavia, l’iniziativa del Concert1 ha deciso di scommettere nel legame tra la Scuola pubblica e il Territorio nella misura in cui esso può rispondere alle difficoltà socioculturali emerse negli ultimi anni e può essere allo stesso tempo un primo passo verso la costruzione di una comunità di cittadinɜ più attiva e partecipata.

A tal proposito, inoltre, è stato coinvolto nell’ideazione, nell’organizzazione e nell’allestimento anche il collettivo di artisti “Vernice Fresca” composto, a sua volta, da giovanɜ del territorio (di cui molti ancora studentɜ delle superiori) che hanno deciso di dedicare parte del loro tempo e talento a favore della periferia di Barriera di Milano.

 

Proprio per interrogarsi e discutere di un argomento sempre così attuale e delicato, il collettivo ha aperto l’evento ad alcuni ospiti che hanno portato il proprio punto di vista basandosi sulle proprie competenze e sulla propria esperienza; si sono alternati con gli artisti stessi sul palco, con il fine di mettere in scena uno spettacolo che fosse coinvolgente e divertente ma anche formativo e che potesse essere un’opportunità di crescita.

Proprio per questi motivi l’invito è stato aperto sia alle istituzioni, presenti nelle figure dei rappresentanti della Circoscrizione 6 e nei sindacati.

Tra lɜ ospiti anche lɜ volontarɜ della Caritas di Saluzzo, che hanno condiviso il palco con Davide Mattiello, ex deputato e membro delle commissioni Giustizia e Antimafia, parte del Comitato dei nove per la legge sul capolarato.

Un’altra questione affrontata è la difficile situazione dei lavoratori della gig economy, in particolare dei riders, grazie alle parole di Malik Adnan Sher, referente per l’Associazione Pakistan Piemonte e mediatore culturale, in prima linea nelle lotte per la tutela di questa categoria di lavoratori.

Con i vari ospiti, si sono alternati sul palco ben dodici artisti diversi, tra musica, danza e teatro, in un lungo pomeriggio accompagnato, oltre che da musica e parole, da buon cibo e ottime bevande, grazie all’impresa sociale Il Gusto del Mondo.

Le parole scelte da lɜ ragazzɜ del collettivo sono le più rappresentative dello spirito che ha mosso tutta l’iniziativa e il rapporto tra le nuove generazioni e il mondo del lavoro:

 

“Perché partecipare al Contert1?”

“Stress, ansia sociale, avere la percezione che tutto sia troppo veloce. Tutti gli studenti

almeno una volta hanno provato una di queste tre sensazioni, c’è chi ne soffre a tal punto

da sentirsi diverso, solo, sbagliato. Magari non è il vostro caso, ma volete comunque

superare una vostra paura, mettervi in gioco per realizzare qualcosa di grande, imparare

cose nuove in compagnia. Il nostro Concert1 è tutto questo, un’occasione per prendere

posizione. Molte voci non possono essere ignorate, soprattutto se ci aggiungi musica, opere teatrali e passione.”

 

Clicca QUI per vedere le foto del concerto!

02/05/2022
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