Meridiano d’Europa 2019: Berlino – Another break in EU?

Da cinque anni, ormai, annunciamo la nuova sfida del Meridiano d’Europa il 27 gennaio.

La Giornata della Memoria in ricordo delle vittime dell’Olocausto, istituita per ricordare lo sterminio di massa, un crimine contro l’umanità, in cui milioni di ebrei e, con loro, tutti i “diversi” sono stati discriminati e sterminati dal disegno nazista. Proprio oggi, ricordando il punto più basso della nostra storia, vogliamo rimettere mano al sogno di speranza, convivenza pacifica, accoglienza e inclusione prospettato con la costruzione dell’Europa unita.

Un progetto che oggi sembra essersi smarrito lasciando spazio a nuovi muri, paure e discriminazioni. Rimettere al centro il valore e il futuro dell’Unione Europa è oggigiorno di fondamentale importanza per non rischiare di rivivere nulla di ciò che è accaduto nel nostro continente, e che questa giornata ricorda in modo indelebile: il punto più basso della storia dell’umanità.

L’Europa non potrà farsi in una sola volta, né sarà costruita tutta insieme; essa sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto”, con queste parole il 9 maggio 1950 Robert Schuman proponeva la creazione di una Comunità Europea (CECA) per mettere fine alle guerre per che secoli avevano segnato la storia d’Europa.

Quasi 40 anni dopo, il 9 novembre 1989, cadeva il muro di Berlino e da allora il mondo non è più stato lo stesso. Oltre alla riunificazione della Germania, ha preso sempre più corpo anche un altro sogno, quello dell’Europa unita, senza più barriere e steccati ideologici. Possiamo considerare il 9 Novembre 1989 come una colonna portante del processo di unificazione europea, non quella delle istituzioni burocratiche venutesi a creare con l’Ue, ma quella dei popoli. L’orizzonte politico verso cui tendere collettivamente era infatti divenuto più importante delle radici nazionali che per secoli avevano contrapposto i paesi del vecchio continente.

Purtroppo, dall’esito del referendum britannico in poi, è evidente che la parabola si è irrimediabilmente incrinata. Sentimenti che sembravano ormai sepolti ritornano, nuove e rinnovate ideologie prendono piede. Si parla di euroscetticismo, di nazionalismo, di sovranismo e la sfiducia nell’Europa è divenuta potente leva nelle mani di forze nazionaliste e sovraniste che avvelenano l’odierno clima politico in quasi tutti i Paesi europei, sfociando persino in atti terroristici come la strage dei giovani di Utoya e l’omicidio della parlamentare britannica Jo Cox.

L’aumento dei flussi migratori, il terrorismo, il debito pubblico di alcuni stati membri, le politiche di austerity, la disoccupazione giovanile sono solo alcune delle sfide dell’attuale complessità globale a cui l’Unione fatica a trovare una risposta comunitaria e, sempre più spesso, queste sfide sono diventate strumenti nelle mani dei nazionalisti per incrementare il sentimento scettico. L’Europa viene sempre più spesso additata come il chiaro e semplice colpevole per le paure e le frustrazioni dei cittadini europei, ma questo atteggiamento è semplice e semplificatorio.

Per affrontare questi temi e per costruire antidoti efficaci alla violenza, dal 5 al 10 maggio ci troveremo a Berlino con oltre 350 studenti provenienti da nove diverse città italiane. La quinta edizione del Meridiano D’Europa, progetto che si propone lo scopo di incoraggiare la partecipazione dei giovani alla costruzione di un’Europa democratica solidale e inclusiva, ha scelto la capitale tedesca come meta nell’anno del 30° anniversario del crollo del muro, simbolo dell’unificazione europea all’insegna della democrazia e della comunità. Obiettivo dell’esperienza sarà provare a decostruire le narrazioni dell’Europa promosse dai movimenti euroscettici e nazionalisti e costruirne di nuove, più autentiche, accessibili e di prospettiva.

Il nostro viaggio ci permetterà di costruire spazi di confronto e partecipazione, incontrare giovani, movimenti e soggetti nazionale e transnazionali che quotidianamente si impegnano per un’Europa migliore al fine di ridare collettivamente vita a un sogno ormai fragile e spento rimettendo mano alla “solidarietà di fatto” auspicata da Schuman.

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#MeridianodEuropa2019 #Berlino

27/01/2019
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