“Good Food: youth for health, sustainability and inclusion” – il racconto dello scambio di giovani curato dai partecipanti italiani

Good Food: youth for health, sustainability and inclusion” è un progetto che ha coinvolto 28 giovani da 4 paesi europei (Italia, Grecia, Spagna, Portogallo) dal 23 febbraio al 5 marzo 2022 in un percorso di approfondimento, scambio e sensibilizzazione del proprio contesto di appartenenza sulle questioni legate all’alimentazione. Il progetto è stato realizzato all’interno del programma Erasmus+. 

 

Il progetto ha avuto come scopo quello di approfondire il ruolo del cibo nelle nostre vite quotidiane di giovani cittadini europei, dandoci l’opportunità di sperimentare sul campo buone pratiche e di costruire strumenti di narrazione innovativi su stili di vita alternativi e sostenibili. L’incontro con giovani provenienti da altri paesi europei con culture, sensibilità e abitudini differenti è stato arricchente e stimolante.

Il luogo che ci ha ospitato è stato Cascina Carla e Bruno Caccia a San Sebastiano da Po. La Cascina, a pochi km da Torino, è un bene confiscato alle mafie gestito da ACMOS che da anni è sede di una comunità di vita di giovani adulti che abitano la struttura per organizzare e sostenere attività educative, culturali e sociali. La struttura ospita anche alcuni richiedenti asilo testimoniando la possibilità dell’integrazione e dell’inclusione e ha diverse produzioni agro-alimentari proprie come nocciole, miele e prodotti dell’orto.

 

Vivere insieme in Cascina Caccia ci ha permesso non solo di godere della bellezza naturale delle colline torinesi e di fare una profonda e divertente esperienza di gruppo, ma anche di sperimentare e osservare da vicino una realtà che pone particolare attenzione al tema del cibo in un’ottica di qualità, sostenibilità, inclusione e giustizia sociale. Nei giorni in Cascina abbiamo curato l’orto, cucinato alcuni dei prodotti di stagione prodotti in loco, visitato attività produttive del territorio.

Grazie a quest’esperienza abbiamo capito che la salute passa soprattutto dall’alimentazione e dipende sia dal tipo di dieta che scegliamo di avere, sia dalla qualità stessa del cibo che mangiamo. Attraverso le attività abbiamo riflettuto sul nostro consumo alimentare e abbiamo fatto nostri alcuni strumenti e alcune attenzioni per un consumo più salutare.

 

Ci è stato inoltre più volte mostrato quanto sia importante la questione ambientale e climatica, un tema strettamente legato anche al consumo alimentare e che ha suscitato mobilitazione e dibattito nella fascia più giovane dei cittadini europei. Anche molti di noi erano sensibili a questo tema e ci siamo confrontati sull’impatto dei nostri consumi alimentari  e non solo imparando gli uni dagli altri e cercando di capire come affrontare questa emergenza con la consapevolezza che un cambiamento si può attuare a partire dalla quotidianità delle nostre vite ed abitudini, soprattutto alimentari. Parallelamente abbiamo posto attenzione agli aspetti economici legati al cibo. Non sempre maggior prezzo indica maggiore qualità, anzi, molti prodotti, come abbiamo visto, possono essere fatti velocemente in casa spendendo meno e mangiando più sano!

 

Infine grazie alla dimensione interculturale dell’esperienza abbiamo riflettuto su quanto il cibo sia, da sempre, un collante sociale che racchiude tradizioni e culture. Nei giorni trascorsi insieme le nostre culture si sono incontrate, abbiamo cucinato e assaggiato insieme piatti delle diverse tradizioni nazionali e riflettuto sulle diverse abitudini che ci sono nei nostri paesi. Grazie alla presenza di alcuni richiedenti asilo nella struttura abbiamo anche avuto modo di cucinare con loro, assaggiare i loro piatti tipici e di conoscere le loro storie di migrazione verso l’Europa.

 

Infine, abbiamo riflettuto sul valore dell’Unione Europea come spazio di diritti, doveri e opportunità per noi giovani. Come cittadini europei ci siamo confrontati sui punti in comune e sulle diversità e sulla situazione in Ucraina.

05/05/2022
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