Get ready for peace! – vacanze di pace in tempo di guerra
La non-violenza è, da sempre, un valore imprescindibile per la nostra associazione, che cerchiamo di concretizzare attraverso scelte quotidiane e di vita, per praticare costantemente l’esercizio della pace.
Lo facciamo nella scelta della vita comunitaria, nella costruzione continua di spazi di dialogo e confronto, nell’abitare contesti marginalizzati, nel supporto e nel coinvolgimento di vittime del sistema violento in cui siamo immersi.
Lo abbiamo sempre fatto cercando di essere solidali e di aiuto con chi, nei propri territori, è costretto a subire, direttamente e indirettamente, gli orrori della guerra, della povertà o delle crisi internazionali.
La nostra posizione, in qualunque situazione di conflitto, è quella di sostegno allɜ civili, ingiustamente coinvoltɜ e resɜ spesso moneta sacrificale in onore di alleanze, profitti e accordi politici.
Dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina abbiamo scelto di essere presenti, sia con raccolte di materiale sia fisicamente, per tuttɜ lɜ civili rimastɜ sul territorio ucraino.
Abbiamo organizzato raccolte di beni di prima necessità, diverse carovane per portare i materiali raccolti, ma prima di tutto per portare noi stessɜ, i nostri corpi, in sostegno di chi è rimasto nelle proprie case in un clima di costante paura e odio.
Quello che ci ha più colpiti, andando a Mykolaïv e a Kherson, è la normalizzazione del conflitto. Ormai per lɜ giovani e lɜ bambinɜ ucrainɜ l’allarme antiaereo è il sottofondo alle loro vite e alle loro attività, la propaganda militare è ovunque. Normalizzare la violenza e la guerra è sintomo di una trasformazione profonda, del furto dell’infanzia e della spensieratezza.
Questo ha generato in noi una profonda tristezza.
Ma allo stesso tempo, la voglia di provare a ridare a questɜ giovani, anche se per poco, un senso di pace.
Ci siamo attivatɜ, lavorando con tutte le competenze e le conoscenze che abbiamo, per permettere a questɜ ragazzɜ di poter tirare un sospiro di sollievo, almeno per qualche giorno, per permettere loro di staccare la propria mente dalla sofferenza e dalla paura.
E ci siamo riuscitɜ, grazie al sostegno della Fondazione Europea per la Gioventù del Consiglio d’Europa.
Dal 29 dicembre 2024, più di venti giovani ucrainɜ potranno venire a Torino per vivere insieme a noi una decina di giorni, conoscere meglio la nostra città, condividere momenti di festa e celebrare l’arrivo del nuovo anno.
Scopriranno con noi la storia e la cultura di Torino, vivranno attraverso Casa Acmos l’esperienza della comunità, ci racconteranno le abitudini e le usanze della loro cultura e potranno vivere, per almeno questi giorni, in un contesto di pace.
Ci confronteremo con loro rispetto alla guerra che stanno vivendo, sulle loro posizioni rispetto a come andare avanti e sul futuro che si immaginano.
Sarà un’esperienza forte e significativa, che inciderà positivamente sulle vite di tuttɜ!
Project with funding from the European Youth Foundation of the Council of Europe.