Carovana DAI: un viaggio per incontrare e conoscere altri modi di abitare

Nei primi giorni di novembre alcunɜ coabitanti di Acmos hanno preso parte ad un viaggio di tre giorni in Emilia Romagna per incontrare e conoscere alcune esperienze di comunità, abitare condiviso, accoglienza e cohousing.
Questo viaggio è inserito in un percorso, iniziato già nello scorso anno sociale, che ha riunito diverse persone di ACMOS che per un periodo hanno fatto, o stanno tuttora facendo, scelte di vita comunitarie abitando e presidiando i luoghi centrali del nostro movimento: le comunità di Casa Acmos e Manden134, la comunità nel bene confiscato Cascina Carla e Bruno Caccia e le Coabitazioni solidali giovaniliSorgente, Tessitori, Synporto e Filo Continuo – nelle case popolari.
Il gruppo nasce, sulla spinta delle esperienze maturate da ciascuna persona nel corso di questi anni, per rispondere alla necessità e al desiderio di pensare e costruire nuove forme di abitare comunitarie che possano differenziarsi da quelle già strutturate e che guardino ad un abitare adulto.

 

Dall’1 al 3 novembre 2024 una rappresentanza di 11 persone ha visitato comunità e progetti molto diversi tra di loro in un percorso a tappe partendo da Fidenza inserita nel cuore della Pianura Padana ad un passo dall’autostrada, passando tra le aree interne e collinari vicine a Rimini in piccoli paesi di provincia, fino ad entrare nella città di Bologna tra palazzi e zone con un’alta densità abitativa.
La prima tappa del viaggio ha portato il gruppo a visitare il cohousing Ecosol a Fidenza: uno stabile con diversi appartamenti pensato e costruito per abbattere il più possibile gli sprechi e per essere sostenibile sia da un punto di vista ambientale sia sul piano sociale. Ecosol nasce da un gruppo di persone adulte che dopo anni di condivisione di scelte, tra cui il reddito, hanno deciso di progettare insieme un nuovo spazio, per le loro famiglie allargandolo alla cittadinanza. Un edificio-condominio frutto di un percorso di coprogettazione partecipata dalle famiglie che man mano hanno scelto di investirci; la struttura ha infatti appartamenti per ogni nucleo famigliare modulati sulle singole esigenze e richieste che vengono messi in collegamento dai ballatoi e alcuni spazi condivisi (dalla lavanderia al giardino con terrazzi). Al piano di terra una cucina comune e un salone dove riunirsi e dove mangiare insieme, in uno spazio che non è chiuso ma si apre al territorio per eventi e feste.

 

Da Fidenza il viaggio si sposta nelle colline attorno a Rimini in diversi luoghi e paesi piccoli della provincia, per essere ospitati nella notte in una struttura dell’associazione Papa Giovanni XXIII. Una casa condivisa per gruppi e associazioni e che, in alcuni periodi
dell’anno, diventa punto di appoggio per le persone che fanno servizio civile all’estero o che tornano da altri paesi dopo un’esperienza come corpi civili di pace.

 

Il mattino successivo ha portato il gruppo ad incontrare la realtà di Casa Mondo, altro spazio abitato da volontari della Papa Giovanni XXIII, in un piccolo paese collinare. Una parte della casa è destinata ad ospitare un centro di accoglienza per persone richiedenti asilo e l’altra è casa di una famiglia composta da 2 persone adulte con due bambini e una bambina. A far comunicare gli spazi è un giardino interno con alberi, giochi e un forno a legna autocostruito. Quello che rende questa casa una comunità è il modo in cui si sceglie di vivere e di crescere insieme, nell’accoglienza e nella condivisione della vita quotidiana incrociando diverse età e provenienze geografiche. Quest’esperienza restituisce un impronta sociale forte che interroga sia sul nucleo familiare e sia sulla valenza politica delle scelte di vita private che si compromettono nell’incontro.
Nel giardino di Casa Mondo, dopo un abbondante pranzo con pizza cucinata insieme, a portare spunti di riflessione al gruppo è la testimonianza della Capanna di Betlemme tramite il racconto di persone volontarie dell’associazione che hanno intrapreso diverse scelte di vita a partire dalla condivisione degli spazi con persone senza fissa dimora.

 

Un viaggio in serata porta il gruppo alla terza tappa: Bologna.
Il Giardino dei Folli è un cohousing nell’ultimo quartiere della città, fuori dal centro più densamente popolato e già verso la campagna. Come Ecosol a Fidenza, anche questo spazio è stato costruito a partire da progetti di edilizia eco-sostenibile e innovativa con l’obiettivo di efficientare la struttura e ridurre al minimo gli sprechi e l’impatto ambientale. Diversi alloggi, divisi in strutture rettangolari, che affacciano su una “piazza” comune e centrare rispetto la struttura complessiva. La vita nell’alloggio con il proprio nucleo familiare o dove si vive singolarmente si incontra con altre persone e altri nuclei nelle aree comuni e negli spazi condivisi.

 

Ultima meta del viaggio è Porto15: una residenza collaborativa nel centro di Bologna che prende forma in un edificio di 5 piani con 18 appartamenti, spazi comuni dove fare laboratori e feste o per aprirsi al territorio come nel caso della ciclofficina. Le persone abitanti sono chiamate a partecipare alla vita della comunità di palazzo per come possono e vogliono mettersi in gioco, in una forma di abitare collaborativo che per ACMOS richiama le esperienze di coabitazione solidale giovanile.

 

Dopo Bologna, il gruppo è tornato in direzione di Torino portandosi a casa esempi e prassi concrete, modalità più o meno replicabili, interrogativi e riflessioni in merito alle scelte di vita possibili e non ancora sperimentate.
Gli spunti raccolti nel viaggio e le riflessioni condivise dal gruppo che ha preso parte alla Carovana saranno pretesto di momenti di condivisione ancora più allargati. Trovando “casa” nel percorso che da anni portiamo avanti per creare spazi e comunità dove poter diventare adultɜ insieme e che oggi ci chiede, con fantasia e coerenza, di immaginare e pensare a nuovi modi di abitare.

 

Guarda il racconto fotografico del viaggio

 

 

 

Nell’ambito del progetto “Goal in rete” con il finanziamento concesso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali a valere sul Fondo per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza nazionale ai sensi dell’art. 72 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117

 

 

 

 

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09/12/2024
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