Black Mirror

 

 If technology is a drug – and it does feel like a drug – then what, precisely, are the side-effects? This area is where Black Mirror is set.

 

Rubiamo per una volta lo spazio di Andrea Zummo per scrivere di Black Mirror, serie tv creata da Charlie Brooker nel 2011. Ad oggi sono uscite due stagioni, entrambe di tre episodi e contraddistinte da una particolarità: il cast e il contesto narrativo cambiano ogni volta, ma tutte le vicende si concentrano sul rapporto uomo-macchina.

 

L’episodio 15 Million Merits, oggetto di questa recensione, racconta la storia d’amore di Bing e Abi, ambientata in un futuro distopico in cui le persone vivono circondate da schermi che non possono spegnere, per interagire tra loro sono obbligate a usare degli avatar e come lavoro, per il quale sono pagati in punti, producono energia pedalando su delle cyclette tutto il giorno. Sullo sfondo di queste vite insignificanti c’è il sogno di cambiare vita, diventare famosi. Per farlo bisogna spendere 15 milioni di punti per comprare un biglietto per Hot Shot, talent show che ricalca lo stile di X-Factor. Per caso Bing, che ha ereditato molti punti dal fratello morto, sente cantare Abi e le regala un biglietto. Da quel momento in poi, quando i due potranno osservare il dietro le quinte del talent show, tutto comincerà a precipitare.

 

Il concetto di 15 Million Merits può essere riassunto nel motto Produci, consuma, crepa (versione 2.0): esso è infatti sia una feroce critica al modello di vita capitalista, sia un’ipotesi su un futuro in cui il virtuale diventi preponderante rispetto al reale. I personaggi proiettano le loro vite interamente on-line dove spendono i loro punti per tagliare i capelli o comprare vestiti al proprio avatar; anziché rivoltarsi contro chi li tiene incollati ai sellini delle loro cyclette odiano i più poveri, i ‘limoni’, inservienti che puliscono mentre loro pedalano; chi protesta contro il sistema non viene arrestato, né ucciso. Entra a far parte del palinsesto.

 

In generale Black Mirror è un gioiello in sei puntate. Un’opera visionaria, ma allo stesso tempo attuale. Pensate che l’ultima puntata della seconda stagione, The Waldo Moment, narra dell’ascesa politica di un comico fallito…

 

Altre puntate di Black Mirror verranno recensite nella rubrica Due punto Zero.

23/04/2013
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