Open Europe: Viaggio a Budapest 7-11 Maggio

II Meridiano d’Europa si propone di intraprendere percorsi educativi diversificati e calati nelle realtà locali di ciascun Istituto coinvolto verso una meta finale unitaria così da esplorare un ambito specifico dell’Europa a partire dal quale interrogarsi sull’Europa del domani, sull’Europa che vorremo e potremo costruire.
Vogliamo costruire un progetto che duri nel tempo e che di anno in anno strutturi il percorso educativo e il viaggio alla luce di un tema, una questione, una riflessione puntuale e ogni anno differente. Il tema proposto per questa nuova edizione del progetto sarà quello dei migranti e dei richiedenti asilo.
Urgente più che mai, quest’anno, appare infatti affrontare la questione delle migrazioni. Soltanto nel 2015, l’UNHCR ha registrato che sono approdate via mare dalle coste del Nord Africa 635.498 persone (dati al 19.10.2015). Di queste, più di 449.000 hanno fatto ingresso nell’Unione Europea attraverso la Grecia, e la maggioranza di esse si sono riversate nell’area balcanica.


Questo fenomeno coinvolge quotidianamente la vita di tutti noi: i rifugiati abitano – spesso per brevi periodi – le nostre città, scatenando reazioni forti nella popolazione locale; l’attenzione dei media è ormai da mesi tutta rivolta al monitoraggio della “questione migranti”; nell’arena politica, questo è divenuto uno dei principali punti di confronto tra le forze politiche.
Il panico generatosi è stato in alcuni contesti talmente intenso da determinare addirittura la chiusura delle porte da parte di un’ Unione Europea rivelatasi impreparata ad un fenomeno di tale portata, al punto da erigere dei muri protettivi. Il muro rappresenterà il simbolo chiave di questa edizione del Meridiano d’ Europa, poichè se è anche grazie all’abbattimento di un muro (Berlino, 1989) che l’ Europa ha iniziato a prendere forma ed a rappresentare una speranza di cambiamento, è proprio con la costruzione di un nuovo muro che quel grande progetto rischia di essere deviato verso direzioni molto lontane da quelle enunciate nel Manifesto di Ventotene.
Il viaggio di quest’ anno ci ha condotto in Ungheria: un luogo che ha già assunto – nel giro di poche settimane – la veste di simbolo del fallimento delle politiche europee in materia di accoglienza e che consentirà di toccare con mano le numerose sfaccettature del problema che – inevitabilmente – l’Unione si troverà ad affrontare nel prossimo futuro. L’esperienza proposta vuole essere, oltre che simbolica e politica, anche umana. Nel corso del viaggio abbiamo incontrato  i responsabili delle organizzazioni e movimenti che agiscono accogliendo sul territorio ungherese, croato e serbo, in maniera tale da permettere la continuazione del percorso di costruzione di una rete europea sempre più forte ed ispirata ai principi di solidarietà, democrazia e accoglienza.

IL VIAGGIO DEL MERIDIANO D’EUROPA 2016

 


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