39 attivistɜ indagatɜ per le proteste al Parco del Meisino: un segnale allarmante di repressione del dissenso ambientale.

Il 5 marzo, la DIGOS ha notificato 39 avvisi di garanzia ad altrettantɜ cittadinɜ coinvoltɜ nelle mobilitazioni contro il progetto della “Cittadella dello Sport” nel Parco del Meisino. Un’operazione che rappresenta un preoccupante precedente nella gestione del dissenso cittadino, soprattutto in un contesto in cui il confronto democratico è stato ignorato dalle decisioni sulle trasformazioni urbane.

La selezione dellɜ indagatɜ appare arbitraria: si tratta di persone tra i 23 e i 79 anni, studentɜ, lavoratorɜ, pensionatɜ, accomunatɜ dal solo fatto di aver preso parte a presidi pacifici in difesa di uno degli ultimi spazi naturali della città. Le accuse mosse nei loro confronti, tra cui violenza privata, risultano paradossali se confrontate con la sistematica esclusione della cittadinanza dai processi decisionali e con l’imposizione di un progetto che, fin dal principio, ha sollevato forti contestazioni per il suo impatto ambientale.

Il caso Meisino non è isolato. Si inserisce in una più ampia tendenza repressiva che, ancora prima dell’approvazione del DDL 1660, inizia a colpire chi difende il territorio e gli spazi pubblici dalle logiche di speculazione e mercificazione. Emerge chiaramente un modello di sviluppo che considera il verde urbano un’area da sfruttare, anziché un bene comune da tutelare.
L’uso della repressione giudiziaria per colpire il dissenso non è una risposta accettabile. Procedimenti come quello avviato contro lɜ 39 attivistɜ non solo criminalizzano chi si mobilita per la tutela dell’ambiente, ma rischiano di intimidire l’intera cittadinanza, disincentivando la partecipazione democratica.

Come Associazione ACMOS, pur condannando ogni atto di violenza, ove ce ne siano stati, esprimiamo la nostra vicinanza allɜ 39 attivistɜ presi di mira. Continueremo promuovere l’esercizio dei diritti di cittadinanza, a difendere il diritto al dissenso e a mobilitarci per la tutela dell’ambiente e del bene comune.

20/03/2025
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