“Sono i burocrati a temere Grillo”.

Così uno dei più noti sociologi delle comunicazioni, Castells, ha accolto la notizia del risultato elettorale italiano. In un articolo scritto su La Vanguardia, quotidiano catalano, l’esperto si è speso con parole dure nei confronti della classe politica italiana, accogliendo con estrema benevolenza la vittoria del Movimento Cinque Stelle. Secondo il sociologo, infatti, l’uso dei social media da parte del M5S è stato vincente, e il risultato imporrà ai vecchi politici di darsi un contegno. “Non è vero che l’M5s non ha proposte. Ma gli altri partiti e gli imprenditori le considerano irrealizzabili.” È un messaggio, dice, che arriva forte e chiaro: gli italiani vogliono un cambiamento, e dicono no all’austerity.

Il 26 febbraio El Pais titolava Uno tsunami si abbatte sull’Italia, riferendosi al Movimento di Grillo e Casaleggio. Non sembra troppo forte l’ammirazione ma lo è sicuramente lo stupore. Pochi giorni fa però rincarano la dose su Grillo: “La rivoluzione italiana […] è qualcosa che nella mente dell’ispiratore del Movimento, Beppe Grillo, non rappresenta la società civile, ma è la società civile.”

Certo la Spagna è un Paese in crisi, e pertanto preoccupato dall’ingovernabilità dell’Italia, e quindi il suo principale quotidiano scrive anche un editoriale molto duro sul sistema elettorale italiano, dal titolo Italia vacante: “l’Italia ha parlato, e cos’ha detto? […] L’Italia rappresenta un buon esempio di tutti i paradossi, le trappole e le conseguenze involontarie che si nascondono dietro i sistemi elettorali”.

Inoltre, le dure parole spese dalle testate principali lo scorso autunno, quando il Cavaliere annunciò il suo ritorno in politica, vengono riprese in larga misura. Lo scetticismo de El Pais si estende negli ultimi giorni anche alle parole di Napolitano per salvaguardare la situazione di Berlusconi in vista di un Paese che potrebbe rivelarsi ancor più ingovernabile: Berlusconi scaglia il suo partito contro i giudici è il titolo di un articolo di denuncia sulla questione giudiziaria del Cavaliere.

El Mundo, invece, si concentra nell’immediato sulla situazione di Mario Monti: L’Italia volta le spalle a Mario Monti, per colpa delle sue misure di austerity, non comprese dagli italiani schiacciati da una crisi che coinvolge nella stessa misura anche la penisola iberica. Diversa anche l’apertura nei confronti del Movimento Cinque Stelle: preoccupati per l’atteggiamento nei confronti dell’Europa, El Mundo sostiene che “occorra recuperare la fiducia nei mercati”.

Oggi, poi, gli occhi internazionali sono tutti puntati sull’insediamento del Parlamento con l’ashtag di twitter #openacamera, e prospettano scenari da incubo. Anche se le principali testate spagnole ancora occupano la prima pagina con articoli di ogni genere sulla figura del nuovo Papa Francesco I.