Un saluto a Nanni Salio

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Nanni Salio è per noi un compagno di strada e un punto di riferimento.

In tanti anni di collaborazione mi ha sempre dato l’idea di essere quello che protegge i semi buoni dentro le mura mentre imperversa la peste, convinto che la forza della nonviolenza avrebbe vinto, persuadendo a poco, a poco, ma inesorabilmente.

Per questo Nanni è stato custode nell’unica maniera che si può: invitando allo studio, alla pratica, testimoniando rigore, esigente (quanto è stato pedagogico il suo rigore!). Lo abbiamo avuto accanto fin dal 1998 quando decidemmo di radunare obiettori di coscienza da tutta Italia a Napoli, dove all’emergenza ‘camorra’ lo Stato rispondeva con la militarizzazione della Città.

Quando fondammo Casa ACMOS a Torino per sperimentare stili di vita ispirati alla sobrietà e all’accoglienza.

Quando pensammo alla formazione nazionale dei giovani di Libera cercando di coniugare lotta nonviolenta e antimafia a cominciare dall’accompagnamento delle persone a rischio.

Quando organizzammo la nostra missione in India per conoscere metodi e storia. Quando ci confrontammo insieme a Francesco Vignarca sui percorsi più efficaci per continuare la via del disarmo. Grazie Nanni, per la tua passione e per la tua coerenza.

Avanti, vivendo semplicemente per permettere agli altri semplicemente di vivere.

 

Davide Mattiello

02/02/2016
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