Mission, perché?!?

Mission è un programma realizzato dalla RAI in collaborazione con l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) e l’Intersos. Sul proprio blog, l’emittente televisiva spiega lo scopo nobile del progetto. Infatti, il programma si pone come obiettivo “il far conoscere realtà distanti e dimenticate”.

 

In realtà, nonostante gli annunciati buoni propositi, il format ha scatenato aspre polemiche negli ultimi mesi. Ad agosto su Change.org è partita una campagna contro Mission che ha raccolto più di 100.000 firme. Andrea Casale, il primo promotore, spiegava così l’iniziativa:

Credo sia vergognoso ideare un’operazione che proprio sotto Natale, il periodo in cui vengono lanciate le grandi campagne di raccolta fondi delle organizzazioni non governative, venga messo in scena uno spettacolo grottesco e umiliante.

Questo è il primo motivo di polemica: molti temevano che Mission potesse distorcere la realtà dei campi profughi. E l’eccessiva retorica è purtroppo un ingrediente che ha accompagnato la premiere di stasera. Chi ha, come me, amato René Ferretti in Boris non potrà di certo perdonare Pannofino per aver partecipato a questo programma. E anche i fan dei Pink Floyd hanno poco da stare allegri. L’intevista in videoconferenza con Roger Waters ha toccato picchi retorici esagerati anche per Bono Vox

Inoltre, il coinvolgimento di UNHCR nella realizzazione del programma ha scatenato le perplessità di alcune realtà che si occupano di rifugiati e che sono rimaste interdette dalla collaborazione di un ente internazionale di questo profilo a Mission.

Infine, un altro tema oggetto di aspro dibattito riguarda i compensi ricevuti dai vip che hanno partecipato al programma. Roberto Fico, presidente della Commissione di Vigilanza, scriveva questo oggi su Facebook:

Leone [Ndr direttore di Rai 1] ha invocato la riservatezza sui costi con la solita scusa della concorrenza. Ma se i vip hanno ricevuto”rimborsi spese”, come lui stesso ha dichiarato, questa scusa non tiene. Per rimborso spese si intende il costo del viaggio, vitto e alloggio, e niente di più. Se, invece, il rimborso spese è una copertura per compensi consistenti, forse sarebbe da valutarne l’opportunità.

Nel merito di questa polemica, i consiglieri RAI Luisa Todini e Benedetta Tobagi propongono che i vip diano in beneficenza i cachet ricevuti, in modo tale da riparare a questa caduta di stile.

Torino e il comitato No Mission

Torino è una città molto interessata a Mission perché le scene in studio sono girate proprio nel capoluogo piemontese. Nelle ultime settimane è stato fondato il comitato No Mission, che ha già organizzato due sit in davanti alle sedi RAI. Cristina Molfetta del Comitato Non Solo Asilo, uno degli enti aderenti a questo comitato, ci racconta in un’intervista i motivi della protesta.

 

04/12/2013
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