Meridiano d’Europa: segui il nostro viaggio

Il Meridiano d’Europa, percorso rivolto ai giovani delle scuole superiori italiane per ragionare sui temi dell’Europa, è giunto alla sua seconda edizione.

Un progetto educativo, proposto da Acmos, che porterà 150 giovani, provenienti da tutta Italia, in Ungheria, dal 7 all’11 maggio, per ragionare sui temi dell’immigrazione e dell’accoglienza. Alla base di questo progetto c’è la volontà di incoraggiare la partecipazione dei giovani alla costruzione di un’Europa democratica, solidale e inclusiva, contribuendo così, a livello più generale, a combattere ogni forma di intolleranza, e a promuovere una cultura europea della pace e della multiculturalità.

Abbiamo scelto questa meta perché l’Ungheria è stata tra i primi ad erigere muri per respingere uomini, donne e bambini in fuga dalla guerra, dalla persecuzione, dalla povertà. Un luogo simbolo del fallimento della politica comunitaria in materia di immigrazione.

I muri, in un periodo in cui altre barrire si stanno costruendo per respingere chi cerca una vita migliore nel nostro continente, rappresenteranno il simbolo chiave di questa edizione del Meridiano d’ Europa: è anche dall’abbattimento di un muro (Berlino, 1989) che l’ Europa ha iniziato a prendere forma ed a rappresentare una speranza di cambiamento e nuovi muri possono far deragliare questo progetto portandolo lontano dai principi enunciati nel Manifesto di Ventotene.

Per spiegare il progetto e le ragioni di questo viaggio si terrà una conferenza stampa di presentazione, venerdì 6 maggio alle 18, presso Binaria, in via Sestriere 34 a Torino.

A dialogare con i giovani che prenderanno parte all’esperienza saranno: Egidia Beretta, mamma di Vittorio Arrigoni, attivista per i diritti umani assassinato in Palestina 5 anni fa; Sher Shah, giovane pachistano che ha raggiunto l’Italia dopo un lungo viaggio a piedi; Chiara Andena, educatrice di Acmos responsabile del Progetto Meridiano d’Europa.

 

I NUMERI DEL PROGETTO

Il viaggio è solo la conclusione di un luogo percorso che ha visto animatori di diverse associazioni di tutta Italia organizzare percorsi educativi nelle scuole superiori.

Dieci i laboratori attivati in 8 regioni per un totale di 50 incontri di approfondimento che hanno coinvolto 300 studenti.

Al viaggio prenderanno parte 150 ragazzi provenienti da Torino, Settimo, Novara, Verbania, Trieste, Firenze, Foligno, Roma.

Oltre agli studenti parteciperanno al viaggio alcuni operatori dell’accoglienza incontrati in Italia durante il percorso educativo

 

IL PROGRAMMA DEL VIAGGIO

I giovani partiranno sabato 7 maggio all’alba per raggiungere Trieste, dove si uniranno altre persone alla volta di Budapest.

Nella capitale dell’Ungheria si incontreranno le realtà che, nei mesi della crisi umanitaria dovuta all’alto numero di persone che volevano transitare per questo stato, hanno dato supporto e assistenza a migliaia di migranti. I giovani si confronteranno con realtà come UNCHR, Migration Aid, Sant’Egidio.

Inoltre, i partecipanti al viaggio incontreranno rappresentanti delle istituzioni ungheresi per ascoltare le ragioni delle scelte assunte da questo paese in materia di politica dell’immigrazione.

Altra tappa fondamentale del viaggio sarà la visita del muro eretto al confine con la Serbia. Quella barriera, balzata agli onori della cronaca alcuni mesi, permetterà ai giovani di toccare con mano il significato del “muro”, della chiusura, del tentativo di  impedire l’accesso di migliaia di migranti.
Tra le attività previste, ci sarà anche quella di un’azione simbolica a Budapest.

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05/05/2016
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