L’insulto

A Beirut, in un quartiere non troppo benestante, ci sono lavori in corso per ristrutturare le vie e le facciate esterne degli edifici. Per un battibecco da poco si scontrano il meccanico cristiano Tony (A. Karam) e il direttore dei lavori palestinese Yasser (K. El Basha): il secondo insulta il primo, che si sente ferito nell’orgoglio, anche perchè militante della destra religiosa, da sempre ostile ai palestinesi. Le scuse non arrivano, seppur tentate con la mediazione delle mogli dei due, oltre che del capo di Yasser. La diatriba continua e si arriva in tribunale, ma ormai le cose sono sfuggite di mano, la vicenda assume un profilo mediatico e politico, che va ben oltre la scaramuccia di partenza.

Con una solida sceneggiatura, Ziad Doueri dirige una pellicola inquietante nella sua potenziale attualità, che riflette sulle ragioni storiche dell’odio mediorientale, in particolare in Libano, sul nazionalismo dilagante, sulla società odierna in cui i social network tutto amplificano, sui meccanismi culturali e l’orgoglio meschino dei singoli. In tribunale, infatti, non saranno risparmiati colpi bassi agli avversari, pur di vincere il processo.

El Basha, straordinario nel tratteggiare il suo personaggio con misurata sobrietà, premiato alla Mostra di Venezia, come migliore interprete.

Da non perdere.

09/12/2017
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