Lady Bird

A Sacramento, sulla west coast, vive la diciassettenne Christine (S. Ronan), che ha scelto di chiamarsi Lady Bird e frequenta l’ultimo anno di liceo, in una scuola cattolica. La sua migliore amica è Julie, con cui si iscrive al corso di teatro, va alle feste, condivide le prime avventure sentimentali abbastanza deludenti. Ma è a casa il conflitto perenne, che si scopre fin dall’inizio, soprattutto con la madre Marion (L. Metcalf), con la quale c’è un rapporto di odio-amore quotidiano. La voglia di scappare dalla città e iscriversi al college, magari a New York, ma anche il suo anticonformismo e la sua esuberanza, alimenteranno in maniera esponenziale lo scontro.

Piccola commedia di formazione, scritta e diretta dall’esordiente Greta Gerwing, “Lady Bird” ha tanti pregi: la mescolanza di toni, all’insegna della leggerezza, la capacità di essere tenero, ma a tratti anche feroce o irriverente, di far ridere in maniera intelligente e anche commuovere. Affronta il tema classico dell’adolescenza e delle sue contraddizioni con un tocco originale (la prima scena in auto, con il litigio dopo l’audiolibro è da manuale!), personaggi credibili, una storia semplice eppure efficace. Bella squadra di interpreti, su cui spiccano le due attrici, Saoirse Ronan e Laurie Metcalf, nello scontro madre-figlia. 5 nomination agli Oscar: film, regia, sceneggiatura, attrice protagonista e non.

Un’ora e mezza spesa bene, non solo per le mamme e le figlie.

02/03/2018
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