La famiglia, tra visione pubblica e reale

Un’intervista alla sociologa Chiara Saraceno per capire quanto la famiglia sia vista come istituzione “immutabile” dal discorso pubblico e quali invece siano le problematiche reali dell’attualità: “anche guardando alla famiglia tradizionale – spiega Saraceno – essa è profondamente mutata sia nelle sue relazioni e aspettative interne, sia nei suoi bisogni. Queste mutazioni non sono ancora state completamente comprese e vengono spesso ignorate”.

 

 

 

 

 

L’esperienza lunga 27 anni della prima comunità di accoglienza del Gruppo Abele. Come sono cambiati gli ospiti di Cascina Abele? Quali fenomeni emergono e quali approcci terapeutici sono più efficaci per sostenere la coppia o il nucleo genitore-figlio? Interviste ai relatori della due-giorni alla Fabbrica delle “e” che ha aperto le porte ad operatori sociali e sanitari impegnati nell’ambito delle dipendenze da sostanze.

 

 

 

 

 

Intervista alla neuropsichiatra infantile Paola Stradoni: “quando nasce un bambino i genitori devono mettere in discussione la modalità abituale che hanno di relazionare come coppia, ma anche la modalità che ciascuno dei singoli ha nel relazionarsi con la famiglia di origine. E’ un momento di grande fragilità perché può rimettere in moto vecchi problemi e conflitti non risolti adeguatamente”.
Gli interventi di sostegno nei confronti dei “genitori fragili” non possono che passare attraverso le esigenze del bambino: “Sono situazioni complesse – spiega il procuratore capo del Tribunale di Torino per i minori, Anna Maria Baldelli – che richiedono un lavoro congiunto di più operatori”. Il primo obiettivo è di tutelare il minore mantenendolo all’interno della sua famiglia, quindi di riuscire a “far esprimere ai genitori tutte quelle competenze che magari hanno, ma sono in difficoltà a manifestare nei suoi confronti”.

 

 

 

 

 

 

Da www.gruppoabele.org

03/11/2015
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