"Entrate" malandrine

A cura del Presidio Cassarà

Il 23 novembre scorso, nell’ambito di un’inchiesta guidata dal pm Roberto Furlan, venivano arrestate 19 persone accusate di associazione a delinquere, reati fiscali e fallimentari. Questi volti noti dell’imprenditoria torinese avevano messo su un “vasto e sofisticato fenomeno criminoso”, stando a quanto affermato da Gian Carlo Caselli Procuratore capo di Torino, con il quale tramite società di comodo acquistavano palazzi di grande pregio e nello stesso giorno li rivendevano ad un’altra società del sistema per un prezzo maggiorato ed infine venivano ceduti ad una terza, che aveva acceso un mutuo o un leasing per la somma attestata da perizie gonfiate. In questo modo gli organizzatori ottenevano dalle banche molti più soldi di quelli necessari e si intascavano un bel “bottino”.

Ma ciò che a noi interessa mettere in luce è il filone parallelo che si è aperto, quasi per caso, grazie a questa inchiesta, ovvero quello che riguarda Ernesto Giacomo Maggiore direttore dell’Agenzia delle Entrate “Torino 1”, che pure non è coinvolto nell’indagine principale. Infatti, il direttore è accusato di aver intascato delle tangenti da un imprenditore del settore alberghiero, Giuseppe Boero.

La guardia di Finanza ha ricostruito, attraverso intercettazioni ambientali, il passaggio di tre buste, contenenti quasi certamente del denaro ceduto in cambio di agevolazioni in caso di controlli fiscali. Giacomo Maggiore è stato filmato da una microcamera posizionata dalle Fiamme Gialle mentre si abbandonava ad infuocati abbracci sulla scrivania con una conoscente in visita nel suo ufficio dopo aver intascato le tangenti.

Per ora Maggiore, durante l’interrogatorio di garanzia, si è avvalso della facoltà di non rispondere. In attesa di ottenere ulteriori informazione e di capire se le accuse verranno confermate, noi restiamo vigili e vi terremo informati sull’evolversi della vicenda.

 

29/11/2011
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