C’è movimento e movimento!

Che Movimento siamo noi? La domanda è legittima e piuttosto salutare!

 

L’anno sociale di Acmos 2016-17 inizia con tante scommesse sul tavolo: una nuova Presidenza dal carattere nazionale, un nuovo Consiglio direttivo composto per 4/6 da persone alla prima esperienza dirigenziale, molti responsabili giovani o alla prima esperienza, nuove e giovani dirigenze in vista per tutte le associazioni federate, un contesto storico italiano, europeo ed internazionale nuovo e per certi versi preoccupante.

Ma il senso di Acmos resta lo stesso, la nostra missione sempre quella, il nostro “perché” invariato; vorrei ricondividerlo con le parole usate alla Consulta di Verbania di giugno:

 

Il punto di partenza imprescindibile è il senso di inadeguatezza che sentiamo quando pensiamo a ciò che ci circonda, a come “vanno le cose”: parte di questo Mondo ci appare orribile e quindi insostenibile, inguardabile per com’è. Per molti non è così, per noi si.

Rifiutiamo con forza ogni tipo di mafia, ogni deriva xenofoba, razzista e violenta della società umana, perché crediamo profondamente che la libertà e la dignità di ognuno vadano difesi e rappresentino il punto di partenza per un mondo diverso e migliore. A molti invece questo stato delle cose piace, conviene o comunque non è abbastanza schifoso da giustificare una vita d’impegno e di rischio.

Noi invece non ci vogliamo abituare, e nemmeno fuggire e rifugiarci in qualche cucuzzolo al sicuro; noi ci impegniamo per cambiarlo il Mondo e per renderlo “più giusto di come l’abbiamo trovato”. Per fare ciò abbiamo scelto una strada precisa, tra le tante possibili: la lotta nonviolenta a sostegno della democrazia, che consideriamo una grande conquista dell’umanità perennemente fragile e bisognosa della partecipazione di tutti.

Non vogliamo sparare nemmeno un colpo o rincorrere qualche ideologia dogmatica, ma semplicemente studiare e tradurre lo studio in esperienza, per abitare le Istituzioni democratiche e rinvigorirle ogni giorno con i nostri valori e le nostre idee. Per fare questo abbiamo creato un Movimento di persone che, a partire dalla scuola, fondano il loro stare insieme sulla formazione permanente e sulla comunità, perché bisogna sapere e allenarsi a far convivere le differenze. Solo così saremo pronti a mettere (ed essere) la “mano nel guanto”! Siamo partiti tanti anni fa da Torino, ambiamo a raggiungere tutta l’Italia, ci stiamo preparando ad andare in Europa; e sempre con lo stesso fine, ovvero aggregare persone che hanno questa ambizione e per questi motivi decidono di organizzarsi, quindi fare politica in democrazia per gestire la quota di potere che abbiamo.

 

Credo sia importante, iniziando un anno denso di sfide, usare queste parole mettersi allo specchio e ricominciare: ci vorrà tutto il nostro impegno, dovremo essere “appiccicosi” ed entusiasmanti, convinti della necessità di quello che stiamo facendo.

Ecco quindi il bisogno di questo primo comitato etico: non tutti si conoscono, non tutti conoscono le varie politiche (e quindi i progetti) che Acmos porta avanti, non tutti conoscono gli obiettivi; eppure tutti sarete il volto di Acmos per i vari ambienti che animerete, per le persone che incontrerete e per i membri delle vostre equipe.

Tra un anno non diremo più “dobbiamo conoscerci meglio”!

Diego Montemagno, Presidente di Acmos

 

 

Obiettivi generali di Acmos

Da qui a là, l’Europa resta in pericolo ed è in pericolo la coscienza della democrazia che ha reso l’Europa necessaria agli occhi degli statisti del dopoguerra. Anche ai tempi di Schuman e De Gasperi il vero nodo perfino del rapporto col papato era il valore della democrazia […]

Non più la democrazia funzionale ad una egemonia cattolica, ma la democrazia funzionale ad una opinione pubblica facilmente indignabile e manipolabile: quello che l’Europa deve temere perché ne ha già conosciuto le versioni e gli esiti, e che potrebbe lacerare il continente con disuguaglianze e conflitti destinate ad essere regolate dalla Legge di Cameron: “se preparato con la dovuta incoscienza, lo scenario peggiore trova sempre il modo di diventare realtà”.

(articolo di Melloni “Il difficile rapporto tra Chiesa e Europa”, La Repubblica 17 agosto 2016)

 

 

Vogliamo essere argine per lo scenario peggiore e vogliamo essere artisti dello scenario migliore! Ecco, quindi, come:

 

  • la scuola: resta il centro della nostra azione, perché una scuola pubblica che accetta livelli di dispersione sempre più significativi, soprattutto tra i ragazzi delle nuove generazioni, e che non si prende sulle spalle la sfida di costruire la società di domani, non assolve il suo compito; per questo abbiamo il Progetto Scu.Ter. (e poi i Gec)
  • l’Europa: oltre all’atterraggio, il problema è anche la caduta! Sembra impossibile tornare a parlare di Europa con parole di speranza e sono sempre meno riconoscibili gli europeisti. Noi lo siamo e con il Meridiano d’Europa abbiamo deciso ancora una volta di guardare la Storia dal punto di vista delle vittime.
  • L’immigrazione: siamo immersi nel conflitto sociale più esteso della Storia e dobbiamo fare la nostra parte, per andare oltre al concetto di accoglienza e sperimentare un’integrazione possibile. Siamo dentro NonSoloAsilo ed EuropAsilo, e lavoriamo per contrastare il caporalato, ma dobbiamo avere la forza di testimoniare un’esperienza profetica.
  • il potere mafioso: è il paradigma del potere, ormai chiaramente internazionale, che rifiutiamo radicalmente. Libera è la nostra storia, e manca ancora tanta verità quindi altrettanta giustizia.
  • L’abitare: siamo animatori di contesti molto differenti tra loro, siamo dentro quelle periferie che vengono spesso sbandierate da chi non ne conosce la sostanza, ma cosa abbiamo da dire? Cosa osserviamo, su cosa agiamo e lavoriamo quotidianamente? Via Giordano Bruno, tra BuenaVista ed ExMoi è il simbolo di ciò che siamo e dobbiamo dare voce a chi non ne ha.
  • l’associazione nazionale: la scelta coraggiosa di Giacomo rappresenta chiaramente la prospettiva dei prossimi anni. Ma cosa sappiamo dell’associazione nazionale? Ce ne sentiamo parte? Siamo curiosi di incontrare e viaggiare nelle città dove siamo presenti?

 

 

 

 

Buon lavoro a tutti!

 

 

 

01/09/2016
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