Beautiful Boy

David Sheff (S. Carrell) è un giornalista che ha tre figli: Nick (T. Chalamet), diciottenne avuto dalla prima moglie, e i piccoli Jasper e Daisy, avuti da Karen (M. Tierney), che fa la pittrice. Le sue preoccupazioni di padre sono per Nick: nella prima scena veniamo a conoscenza del fatto che il giovane si droga. Piano piano si ricostruirà la tossicomania di Nick e la dipendenza dalla metanfetamina, dopo aver provato un po’ di tutto. David, in ansia per quel figlio che ha cresciuto a metà e cui vuole bene più di tutto, cerca in ogni modo di aiutarlo: il percorso, come spesso avviene, è altalenante, tra recuperi, ricadute, false speranze e battute d’arresto. David vuole conoscere le caratteristiche delle sostanze di cui Nick abusa, ma in fondo sta cercando di capire perchè suo figlio faccia quel che fa, perchè a Nick sia (avrebbe detto Tondelli) improvvisamente cresciuto dentro un vuoto enorme, che con la droga cerca di colmare.

Felix Van Groeningen dirige un film, di cui è co-autore della sceneggiatura, tratto da una storia vera e basandosi sui libri scritti da David e Nick. E’ una storia d’amore viscerale, tra un padre e un figlio, che viene raccontata con flashback dell’infanzia di Nick e nel travagliato percorso della sua dipendenza, con una sceneggiatura forte, alternando momenti drammatici, a passaggi di tenerezza che struggono il cuore (il rapporto tra Nick e Jasper è un’altra perla). Colonna sonora molto azzeccata e due interpreti straordinari, che meritano tutti i nostri applausi.

Non perdetelo!

14/06/2019
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