A Berlino…va bene

 

Berlino

 

L’avevamo già anticipato quale mese fa con questo articolo. Adesso pare sia ufficiale. Per questo rispolveriamo un vecchio successo di Garbo del 1981 per commentare quel che sta accadendo nella capitale tedesca. “A Berlino va bene” perchè, pur non tralasciando la complessità e le criticità di chi evidenzia i costi dell’accordo con Veolia, ci troviamo di fronte a un risultato interessante che ci fa guardare con ottimismo all’Europa…

 

Berlino : l’acqua ritorna in mano pubblica.

A quanto pare il governo di Berlino e Veolia hanno finalmente raggiunto un accordo: per 590 M € (+ altri 54 M € per altre voci)  la  Città riscatta la quota del 24,9%  della sua Azienda dell’Acqua di Berlino (BWB) detenuta da Veolia dal 1999.

Il più grande partenariato PPP municipale della Germania giunge così alla fine dato che RWE aveva già venduto la sua quota (24,9%) per 658 M€ nel 2012.

 È un grande successo per i 666 000 cittadini berlinesi che hanno aperto la strada a questa rimunicipalizzazione con il referendum del 2011, il primo ad essere vinto a Berlino.

 “Siamo felici ed orgogliosi di essere riusciti a far ritornare l’acqua in mano pubblica, ma siamo però critici sul prezzo troppo alto del riscatto” – dichiara Gerlinde Schermer che nel 1999, nel suo ruolo di parlamentare, aveva votato contro quel pessimo affare  – Sappiamo che ciò renderà molto difficile per i prossimi 30 anni  una diminuzione del prezzo dell’acqua che è alto”.

 Il Berliner Wassertisch, che dal 2006 lotta per una gestione dell’acqua democratica e partecipativa, è consapevole che il successo ottenuto comporta la prosecuzione di un impegno  molto intenso. “Ora dobbiamo controllare e premere sui nostri politici – spiega Dorothea Hërlin, membro fondatore del Berliner Wassertisch – Dobbiampo impedire che proseguano con la logica del profitto, a lungo praticata nella gestione dell’acqua” .

 Per questo il Berliner Wassertisch  ha reso pubblico un progetto di “Carta dell’Acqua di Berlino”  sul quale si è aperta una discussione in tutta la città su come istituire un “Consiglio dell’Acqua di Berlino” quale strumento di democrazia diretta partecipativa nel quadro di una gestione trasparente, democratica, ecologica e sociale dell’Acqua a Berlino.

 Un primo commento di Laura Valentukeviciute di GiB (Beni Comuni in mano ai cittadini) : « Può essere un grande passo in avanti verso una gestione dei nostri beni comuni non più basata sulla logica del profitto ma sui costi e sul benessere dei cittadini. »

 La decisione definitiva sull’accordo sarà presa dal Parlamento di Berlino ma non vi è dubbio che la coalizione SPD-CDU sarà consenziente.

Dorothea Haerlin

Berliner Wassertisch – Bene Comune

13/09/2013
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